Appuntamento per venerdì 26 ottobre, dove la Casa di Cultura C e la Società Culturale per Azioni inizieranno la nuova attività incontrandosi nella LUMM, progetto già presente agli esordi della prima elaborazione CCC.
Ecco la nuova straordinaria – per modalità e prime adesioni – configurazione.
Testo tratto dalla pagina LIBERA UNIVERSITÀ LUMM

LUMM [ Libera Università sub (sotto il)
Monte Montecchio ]
La prima università ad armi pari
Con questo acronimo ricco di suggestione e paesaggio (LUMM) e la specificazione indubbiamente originale (ad armi pari, l’inglese on an equal footing) ci apprestiamo a costruire un percorso di condivisione culturale negli anni della crisi delle istituzioni e dello smembramento della scuola pubblica, apportando – noi speriamo – un contributo innovativo.
Per metodo, gestione e operatività.
Innanzi tutto diciamo subito che quel “Libera Università” – per quanto facile ad usure e ad abusi – non è una qualifica astratta, ma ha una radice storica e un’applicazione pratica subito percepibile e che giustifica la primitiva suggestione del nome: s’intende infatti libera dagli schemi e dagli spazi e dai tempi in cui solitamente si svolge l’attività di trasferimento culturale di livello superiore. Diciamo trasferimento per segnare una singolare distinzione con il tipico insegnamento della scuola dove una persona in cattedra insegna in modo unidirezionale agli allievi presenti in aula. Qui, infatti, cercheremo di fare soprattutto “condivisione” culturale con una platea molto più ampia, varia, in modo bidirezionale, aperto alla partecipazione, al dialogo e al dibattito, senza obblighi di frequenza se non la propria sincera passione e l’impegno civile. E questa condivisione la faremo rompendo uno schema, classico, come mai nessuno ha fatto prima di noi.
Almeno crediamo.
Tutte le lezioni, gli approfondimenti, gli incontri, i dibattiti – saranno sempre condotti da una coppia – di docenti, studiosi, artisti, amici – di genere diverso.
Un uomo e una donna.
Perché? – si chiederà qualcuno.
Una risposta semplice potrebbe essere – perché ci piace così, ci piace ascoltare, vedere, persone diverse. Insieme.
Ci sono tuttavia motivazioni e risposte più complesse. Ad esempio, abbiamo considerato che di solito le cattedre scolastiche, a tutti i livelli, vedono la prevalenza di un genere. Per estremi, nelle scuole elementari prevale la figura femminile, la maestra, nelle università e nelle dirigenze scolastiche gli uomini, il professore ordinario, il rettore. È chiaro che questo squilibrio è indice di qualcosa che non funziona, di un lavoro sottopagato che sfrutta le cosiddette “categorie deboli”, quindi di precariato e in definitiva di divisione non equanime del potere, qui inteso nel senso positivo di possibilità. Riponiamo la domanda sotto altra forma: perché in Italia ci sono sempre meno maestri uomini e nei parlamenti e nei rettorati siedono poche, pochissime donne? Non è difficile trovare una risposta.
Non solo: sentire una sola voce dalla cattedra potrebbe portare lontano dal “sapere”, dal sapore concreto delle cose, che è l’obiettivo di ogni scuola. Sentire una sola voce potrebbe allontanare dalla “verità” relativa ad un argomento, dalla corrispondenza tra il dentro e il fuori, tra il dire e il fare. Con queste premesse noi vogliamo sentire sempre voci diverse, sensibilità differenti, attitudini varie, punti di vista dettati non solo dalla cultura, ma anche dalla natura. Non cerchiamo verità assolute, ma corrispondenze. Tra uomo e donna. Tra più uomini e donne. Vogliamo essere illum(m)inati (LUMM) attingendo alla potenzialità che diversità e complessità dei generi possono rendere attuale. Senza discriminazioni riguardo al merito.
Ecco perché le nostre cattedre – che in realtà saranno le semplici scrivanie di una sala civica o di uno spazio aperto al pubblico, anche privato – vedranno sempre una voce maschile e una voce femminile confrontarsi sullo stesso argomento. E non necessariamente con la stessa tecnica o provenienti dalla stessa disciplina. Siamo pure consapevoli che questo genere di lezioni-incontri non potrà mai essere applicato in cicli didattici ordinari dove un docente deve guidare l’allievo lungo un percorso duraturo, che dura mesi, anni. Ma la nostra azione culturale ha funzione di simbolo, di monito, di suggerimento per raggiungere un equilibrio ideale che diminuisca ogni genere di sperequazione sociale e aumenti la coscienza civile degli intervenuti, pubblico e relatori, i quali potranno poi ispirare gli ambiti ordinari, le scuole pubbliche, gli esercizi democratici del potere.
Riassumendo: amici, docenti, artisti, studiosi, appassionati condivideranno le loro conoscenze mediante operazioni di divulgazione culturale che avranno come denominatore comune l’accessibilità (nei modi, nei tempi e nel linguaggio) e la qualità non convenzionale (e/o convenzionata) delle proposte.
Le Libere Lezioni Culturali si svolgeranno nei luoghi pubblici della città e cercheranno di seminare cultura, lanciare messaggi e visioni secondo gli scopi fondativi della CCC: «consegnare e difendere bellezza. Ispirare politiche del bene comune».
Quindi: «poco spettacolo, molta ricerca, soprattutto visioni».
Ecco il calendario in opera dei primi incontri-lezioni-dibattiti e degli accoppiamenti a cui stiamo lavorando:
[ pagina in continuo aggiornamento ]
- Venerdì 26 ottobre 2012 – ore 21.00 – Sala Civica – Corte delle Filande – Montecchio Maggiore
AFGHANISTAN OGGI. UNO SGUARDO DA VICENZA, CITTÀ MILITARE
Monika Bulaj – Emanuele Giordana
[ tema: IMPEGNO CIVILE, FOTOGRAFIA E GIORNALISMO – a breve dettaglio incontro e relatori ]
In fase di lavorazione e desiderata:
- Dacia Maraini – Carlo Alberto Pinelli
[ tema: CULTURA NAZIONALE, OMAGGIO A FOSCO MARAINI ] - Chiara Spadaro – Ilvo Diamanti
[ tema: NUOVE POLITICHE E NUOVE ECONOMIE, TERRITORIO, NORDEST ] - Luisa Muraro – Umberto Galimberti
[ tema: FILOSOFIA, IL CORPO DELLE DONNE ]
La LUMM sarà gestita dal gruppo di lavoro indipendente della Società Culturale per Azioni che grazie all’autofinanziamento raccolto con la sottoscrizione dell’Azione Responsabile pagherà le spese degli spazi e le diarie degli amici, professori, artisti chiamati a portare la loro testimonianza, dopo un’attenta selezione fatta sulle esigenze-richieste del pubblico partecipante e declinate al nostro paese/Paese. Sottolineiamo infatti che l’Azione Responsabile permette l’indicazione di un desiderata e di un eventuale accoppiamento.
Tutti gli incontri saranno preceduti da un pre-incontro presso LA CASA DI GIOVANNI, la nostra libreria-laboratorio. I protagonisti saranno invitati a proporre una serie di titoli di libri per loro fondamentali che saranno fatti trovare presso la libreria il giorno dell’incontro. In tal modo parteciperanno alla costruzione collettiva della libreria – la LCDG si basa infatti sulle letture e sulle ricerche dei suoi frequentatori – e potranno per un tardo pomeriggio vivere l’esperienza del libraio indipendente, legato a nessuna catena editoriale, commerciale, ma fedele solo alla linea e alle reti delle sue ricerche e degli amici che frequentano la libreria.

WOW ! Come sempre, caro Alberto, sai mettere in atto progetti intellettualmente entusiasmanti e di elevata qualità che sollecitano civicamente e costantemente chiunque sia disponibile, a fermarsi a riflettere. Complimenti. Sai che x quanto mi è possibile, ti appoggio e ti seguirò nelle tue iniziative originate da visioni costruttive e consapevoli rispetto un futuro migliore. Buona giornata