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DAL FUintraiss a iBORDERLINE
iBorderline.net – attualmente sospeso – è stata l’ultima ramificazione di un progetto culturale nato in rete alla fine del 1999 col nome di Intraisass, un antico toponimo delle montagne veneto-trentine. L’attuale concept originario – ancora valido (qui la seconda formulazione nel protoblog del 2004) – potrebbe essere riscritto così: «iBorderline è un contenitore di esperienza aperto all’infinito diviso per aree geografiche, un enorme e potenziale ricettacolo per una CULTURA attiva dell’esplorazione, dove per cultura s’intenda la reciproca comunicazione e condivisione dell’esperienza altrui in vista della propria e futura esperienza sulle zone di confine del mondo, in particolare le terre alte e marginali, difficili da raggiungere e da abitare. Pure metaforicamente parlando. Al di là di ogni specifica disciplina. Senza mai separare la cultura dalla geografia, il mentale dal fisico». Da allora in 12 anni più di 400 autori tra scrittori, esploratori, alpinisti, fotografi, artisti hanno partecipato ai lavori producendo migliaia di pagine, fotografie e video.
Nato come progetto editoriale digitale indipendente, nel corso degli anni ha battuto pure le strade dell’editoria tradizionale, con pubblicazioni cartacee aperiodiche e soprattutto con la produzione di diversi video e film, diventando per molti registi “esploratori” un punto di riferimento. Nel 2010 la riformulazione del progetto originale ha visto nascere l’ultima collana di video e documentari dal titolo omonimo iBorderline – Produzioni di confine, esplorazioni geografiche e culturali. Il concetto di partenza è sempre lo stesso: non si può fare cultura senza conoscere la geografia, non si può parlare di qualcosa senza averne la percezione fisica, la conoscenza diretta che parte dall’esperienza fisica di attraversare e vivere i luoghi di cui si vuol parlare. Ecco quindi fondamentale il legame con la terra, il territorio, la geografia, per dare un fondamento concreto alle forme culturali che produciamo. Da qui un arte concreta e impegnata a 360 gradi sui temi del territorio e delle persone che lo abitano.
Etnografia, antropologia e microesplorazione geografica sono i temi guida che portano gli autori e i registi a collaborare “in forma partecipata” con iBorderline, come accaduto per il film PICCOLA TERRA. Nel caso citato, proprio per sottolineare il decennale percorso di iBorderline, della Casa Editrice Antersass e della Libreria La Casa di Giovanni, sede e laboratorio della redazione, per sostenere le loro microeconomie di prossimità e allo stesso tempo di apertura alle nuove tecnologie, i registi sono stati coinvolti in una partnership con l’Università di Padova (non è un caso che il dipartimento collaboratore abbia tra le sue materie “geografia culturale”) e l’editore Cierre (numero uno per quanto riguarda la cultura del territorio in Veneto).
L’editore Cierre, in veste di distributore, collabora già da anni con la Libreria e la Casa Editrice Antersass, la cui sede è a Montecchio Maggiore, uno dei luoghi più critici del Nordest contemporaneo. La regia concettuale di questi lavori legati al territorio e alla sua difesa sono tutte di Alberto Peruffo, ideatore non solo dei progetti editoriali sopracitati e titolare della piccola libreria indipendente, ma autore di opera-azioni artistiche di grande impegno civile, alcune delle quali molto legate al territorio vicentino. Ricordiamo The Wandering Cemetery (in difesa della Città UNESCO Vicenza violata dalla base militare Dal Molin, operazione protagonista pure di tutta la parte iconografica dell’Annuario Geopolitico della Pace 2008, Altreconomia edizioni); di recente l’Operazione Transumanza sulla strada statale Rovereto-Vicenza per “fermare la menzogna e la profanazione della memoria” promulgate dal Giro della Padania. Di grande impatto internazionale, The Sad Smoky Mountains, premiata a New York tra le maggiori esplorazioni geografiche del 2008 (fatto curioso essendo un’esplorazione in primo grado concettuale, politica e civile), ovvero sia le Tristi Montagne Fumanti, opera corale che ha acceso di fumo rosso a difesa del Tibet centinaia di montagne in giro per il mondo e che ha coinvolto più di 1000 attivisti di tutti i 5 continenti.
iBorderline, io sulla linea di confine.
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