L’AFGHANISTAN NON RACCONTATO | Monika Bulaj ed Emanuele Giordana tra Vicenza e Kabul | Ipotesi FOSCO MARAINI

L’AFGHANISTAN NON RACCONTATO TRA IMMAGINI E PAROLE
Giornalismo, fotografia e impegno civile nel primo incontro organizzato dalla SCA
Inizio del progetto LUMM

Comincia ufficialmente il Progetto LUMM, la Libera Università sub Monte Montecchio, il progetto di cultura partecipata e indipendente promosso dalla Società Culturale per Azioni e dal gruppo della Casa di Cultura C.

Venerdì 26 ottobre alle ore 21.00, presso la Sala Civica in Corte delle Filande a Montecchio Maggiore, avrà luogo “Afghanistan oggi. Uno sguardo da Vicenza, città militare”. Protagonisti della serata Monika Bulaj ed Emanuele Giordana, entrambi attivamente coinvolti nella questione afghana. Introdurrà l’incontro Alberto Peruffo, ideatore della LUMM e tra i promotori della SCA, che illustrerà le connessioni esistenti tra la militarizzazione di Vicenza e l’Afghanistan.

Monika Bulaj, fotografa di fama internazionale di popoli e culture a noi poco noti, ed Emanuele Giordana, giornalista impegnato in reportage bellici sul Medio Oriente e il Centro Asia, conduttore RAI di Radio3Mondo, cofondatore di Lettera22 e direttore del mensile Terra e dell’Agenzia multimediale Amisnet, racconteranno l’Afghanistan taciuto dall’informazione mainstream, riportando testimonianze recenti su ciò che i media non dicono di un paese squarciato da una guerra che nasconde economie di morte e giochi di potere dietro la superficie del conflitto religioso e ideologico tra Oriente e Occidente.

Monika Bulaj proietterà il fotoracconto della sua recente mostra NUR. Appunti Afghani, mentre Emanuele Giordana, Premio per la Pace Tiziano Terzani, in questi giorni a Kabul, ci porterà notizie dell’ultima ora e un’analisi sulla situazione centroasiatica.

Inevitabile sarà un approfondimento sui nodi cruciali di occultamento che legano Vicenza con l’irrisolto conflitto afghano: poco si legge, nei nostri giornali, dei giovani soldati che partono da Vicenza per le missioni in Afghanistan, oppure solo marginalmente si fa notare il lutto della “Caserma Ederle che piange i suoi eroi” (l’ultima notizia il 27/07/2012 sul GdV, nonostante altri recenti accadimenti), quegli stessi soldati che si vedono marciare ogni mattina tra le vie periferiche della città palladiana o tra i sentieri dei Colli Berici.

Vicenza, una città sempre più importante dal punto di vista militare a livello mondiale, in particolare con la futura base Ex Dal Molin, presto Dal Din per manifeste ragioni di programmato misconoscimento. Un “inganno semantico” – fatto con le parole – per insabbiare la storia di chi non l’ha voluta, con la stessa identica procedura mediante cui si è fatto passare un ampliamento di una base esistente ciò che era impossibile fosse: il Dal Molin ampliamento della Ederle! Questa falsa dichiarazione nascondeva invece una triste e strategica realtà: una nuova base con diritto di extraterritorialità. Una procedura illegale taciuta dai media e approvata dai “nostri” politici.

E Site Pluto? Si addestreranno veramente lì dentro i soldati mediante simulazioni informatiche? Cosa significa extraterritorialità? La licenza di usare una terra senza che nessuno ci metta il naso dentro? Siano qui stipate armi leggere, pesanti, chimiche, nucleari o papaveri afghani?

Con l’obiettivo di proporre un’azione culturale organica sul territorio, per valorizzare e difendere le genti e le loro terre, in cerca di nuove politiche, la SCA proverà a consegnare con queste serate consapevolezza, spirito critico, conoscenza affinché ognuno possa valutare e agire secondo propria coscienza e responsabilità di fronte a temi a cui non possiamo sottrarci, come quello di Vicenza, città italiana tra le poche a essere dichiarata interamente patrimonio UNESCO, che ha la cittadella degli studi – la sua gioventù – nel baricentro perfetto tra due enormi basi militari.

Vicenza? Una città che investe sul futuro con installazioni militari e lascia ai suoi cittadini la parvenza di un impegno d’alto livello culturale attraverso mostre spettacolo dimentiche della violazione culturale che avviene a poche centinaia di metri di distanza, in aperta contraddizione con l’egida UNESCO. Cosa nascondono queste kermesse culturali? Solo rilancio del business, turismo di massa? O campagne pre-elettorali? Oppure sottili compensazioni culturali per bonificare le intelligenze e deviare l’attenzione?

“Afghanistan oggi. Uno sguardo da Vicenza, città militare”.
Perché una serata del genere nel concept Società Culturale per Azioni?
Un corto circuito tra Vicenza e Kabul, una lezione di giornalismo, fotografia e impegno civile non può che fare bene alla nostra coscienza, anche se poi, di fronte a queste visioni, non dormiremo sonni tranquilli.
E forse cominceremo ad agire.

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Info e contatti: www.societaculturale.it // casadicultura@gmail.com // cell. 37 37 892 654

Pre-incontro con i protagonisti presso la LIBRERIA LA CASA DI GIOVANNI in corso Matteotti 41 dalle ore 18. Monika Bulaj ed Emanuele Giordana presentano al pubblico i loro libri e le loro letture fondamentali che diverranno parte integrante della piccola libreria-laboratorio, prossima al decimo anno di vita e costruita dalle ricerche e dalle letture degli amici che la frequentano.

>> Scarica Manifesto da stampare in A3-A4-A5 o da inviare agli amici.

Note Biografiche
MONIKA BULAJ // polacca, fotografa e documentarista, dà voce alle minoranze culturali-etniche e religiose dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa. Tra le sue ultime opere riguardanti l’Afghanistan: i reportage Altri Afghanistan. Le donne, i nomadi e le minoranze dimenticate (2011), Ho imparato dalle Afghane l’arte della metamorfosi (2011), Un altro Afghanistan (2010); le mostre Obiettivo Afghanistan, la terra oltre la guerra, Roma, 28 settembre – 30 ottobre 2012, Nur. Appunti afgani, Trieste, 2 agosto – 30 settembre 2012.
EMANUELE GIORDANA // giornalista, docente e conduttore radiofonico RAI di Radio3Mondo, da anni si interessa di politica internazionale, in particolar modo dei conflitti in Asia e Medio Oriente. In questi giorni a Kabul, aggiorna periodicamente il suo blog con appunti di viaggio. Tra le opere a cui ha lavorato e che riguardano l’Afghanistan: ll Diario da Kabul (2010), Afghanistan, il crocevia della guerra alle porte dell’Asia (2007).

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IPOTESI FOSCO MARAINI
richiesta di aiuto per gli spazi

In occasione dell’apertura del progetto LUMM la CCC si sta dando da fare nell’organizzazione di incontri-allestimenti-mostre di varia natura esportabili anche al di fuori del territorio comunale di Montecchio Maggiore. Entrando nello specifico della nostra programmazione, proprio in ambito di esposizioni a Montecchio – dopo l’uscita da Villa Ceccato – non abbiamo più un posto in grado di ospitare importanti allestimenti come quelli precedentemente curati e come l’attuale progetto a cui sta lavorando Alberto Peruffo.

È di queste ore infatti la conferma della disponibilità della Donazione Fosco Maraini depositata presso il CAI di Castelnuovo di Garfagnana per portare a Vicenza un’esposizione fotografica di stampe originali del grande studioso italiano, orientalista e fotografo di riferimento internazionale, le cui personali sono state ospitate da New York a Tokio.

Ad anticipare la mostra un incontro LUMM dove inteveranno grandi personaggi della cultura italiana, come anticipato nel post precedente.

Siamo in cerca di un posto, di uno spazio adatto ad una mostra di questo genere. Chi avesse qualche idea, disponibilità, chiami al 37 37 892 654 e chieda del curatore del progetto. [N.d.Grupppo di Regia CCC]

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