LA VOCE CONTRARIA | a sostegno di Erri De Luca | CONCERTO-ORAZIONE PER CORO A VOCE SINGOLA

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>> scarica la locandina pdf cliccando qui

LA VOCE CONTRARIA
10, 100, 1.000, 10.000, 100.000 watt vocali contro gli abusi del potere

CONCERTO-ORAZIONE PER CORO A VOCE SINGOLA
TRIBUNALE DI TORINO | mercoledì 28 GENNAIO 2015 | ORE 09.00

lettura acustica corale di
LA PAROLA CONTRARIA di Erri De Luca
con la partecipazione del coro spontaneo
degli amici e lettori di iostoconerri.net e invincibili
e gli attivisti dei movimenti di difesa contro la distruzione del territorio e dei processi partecipativi

conducono Alberto Peruffo (Vicenza) e Raimondo Di Maio (Napoli), “maestri” librai

IDEA E AZIONE
L’idea è molto semplice. Davanti al Tribunale di Torino, il giorno del processo, una moltitudine di persone si raduna per comporre un coro che a voce singola leggerà simultaneamente, ad alta voce, “unplugged”, il testo del pamphlet di Erri De Luca per amplificare la libertà d’opinione e sostenere lo scrittore e i suoi amici nella lotta di difesa contro la distruzione del territorio e dei processi partecipativi che tutelano il territorio stesso e la convivenza tra le comunità locali e gli istituti di diritto, i cittadini e lo Stato. La potenza della voce sarà udita ed entrerà con forza nell’edificio dove si sta per attuare un ingiusto procedimento penale contro chi ha il coraggio di denunciare questa distruzione invitando i cittadini a sabotare, a “infilare lo zoccolo (sabot) nei meccanismi della pre-Potenza”, il potere del denaro, degli affari, del consumo senza limiti e senza rispetto dei principi, della geografia, della scienza, del diritto di sovranità espresso da una comunità locale, quella della Val di Susa, violando la dignità delle persone, la loro salute, le loro esigenze, le regole condivise. Un coro per non lasciarsi intimidire dagli affaristi che spesso hanno come alleati la corruzione dello Stato e contro di cui si leva la parola contraria.

DETTAGLI OPERATIVI
A tutti i partecipanti sprovvisti del pamphlet, pubblicato per l’occasione, sarà reso omaggio di una copia del libro. La singola voce di ogni singola persona produce in media 10 watt, a tono normale. Ad alta voce e insieme ad altri voci, molto di più… Una vera e propria amplificazione naturale, acustica (unplugged). Perciò invitate più amici possibile. Possiamo e dobbiamo farci “sentire”! 10, 100, 1.000, 10.000, 100.000 watt! Abbiamo a disposizione centinaia di copie acquistate per l’occasione da Montura Editing, editore amico di Erri e coproduttore di altre sue opere con Feltrinelli (Il turno di notte lo fanno le stelle, Alberi che camminano). Montura ha deciso di donarle a tutti gli amici di Erri presenti a Torino per sostenere la libertà di opinione. L’appuntamento è per le ore 8.30 con ritrovo nel parcheggio del Tribunale. Il dibattimento in aula inizierà alle 9. Il tutto si svolgerà in modo assolutamente pacifico e civile. L’unica nostra arma sarà la lettura (la cultura, la parola). Guidata da esperti e appassionati librai, amici di Erri. Se possibile, entreremo anche in aula ad ascoltare il procedimento, esponendo in silenzio il libro al pubblico.

Libertà di espressione

Tobas: si sarebbe potuto chiamare quest’azione così: TOBAS. LA VOCE CONTRARIA. Il nome Tobas ha un’origine curiosa. Designa un gruppo etnico di indigeni della Regione del Gran Chango nel Nord dell’Argentina, rimasti in poche migliaia. Il nome di per sé, nella lingua originale, significa gente, mentre in lingua Guaranì toba significa “grande fronte”, derivato dall’usanza di tagliarsi i cappelli cortissimi sulla parte frontale del capo come segnale di lutto. Tobas sono perciò le grandi fronti listate a lutto, ma anche molto semplicemente la parola “contraria” (il bifronte, o parola inversa) di sabot, zoccolo, da dove deriva sabotare. In sintesi: non c’è confine per il gioco linguistico, l’espressione libera.

A voce singola: ci siamo rifatti al coro di Ella Armstrong. «Il Gospel di Ella Armstrong è quello delle origini, degli schiavi deportati nei campi di lavoro, segno del loro modo di tenersi in contatto narrando le proprie fatiche, innalzando al Cielo la speranza di libertà ed il dolore di una vita in catene. Una preghiera a Dio scoperto in terra straniera, fonte di ispirazione e di aiuto alla sopportazione della loro condizione. Il Gospel moderno, della Chiesa Evangelica Metodista, che ebbe il suo apice dagli anni quaranta del secolo scorso in poi, al quale di solito siamo abituati, è composto da cori con numerose voci, Ella però evoca il Gospel a voce singola, dove il coro è costituito da più voci tramutate nell’unica voce del narratore che si propaga il più lontano possibile affinché arrivi a tutti». Il Tirreno 6 gennaio 2014.

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>> approfondimenti su iostonconerri.net

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LA VOCE CONTRARIA IN LIBRERIA

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