Con queste parole inizia il nuovo articolo/inchiesta a firma del Dott. Giovanni Fazio, curato dal Comitato di Redazione PFAS.land:
La narrazione dell’immane contaminazione delle acque del Sud–Ovest del Veneto è emblematica, quasi una metafora del modo di governare la Regione da parte di una classe di imprenditori e di politici formatasi a ridosso degli anni Sessanta del secolo scorso, senza una storia e un sufficiente background culturale alle spalle, che hanno sotterrato ogni minima sensibilità verso i territori dove vivono e lavorano, compresa la sapienza della civiltà contadina.
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Sotto le immagini simbolo dell’articolo e relativa didascalia che spiega la contrapposizione tra diluizione/vivicazione.
GALLERIA: nelle foto sopra, il Leone Marciano presso la Rotatoria di Trissino, a pochi passi dalla Miteni. Nei pressi, sotto di essa, passano le acque contaminate da PFAS che vanno al Depuratore di Trissino, il quale, collegato con gli altri depuratori della valle della concia, confluiscono tutti nel Tubone A.Ri.CA a Cologna Veneta. Qui – la classe politica – con un inganno semantico, fatto con le parole, ha fatto passare per “vivificazione” ciò che a monte si chiama “diluizione”, ovvero sia un crimine ambientale. Basta sostituire la parola o vedere le immagini allegate – osservando la diluizione del Canale LEB che arriva dall’Adige e che pulisce sommariamente lo scarico nero di A.Ri.CA – per avere la prova provata, la risultanza inequivocabile, a cielo aperto, del crimine ambientale in corso. Da quanti anni? [ndr]
>> OLTRE IL CASO MITENI. STORIA DI UN DISASTRO ANNUNCIATO
di Giovanni Fazio
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