
DIVAGANDO, il destino (Lachesis senza compagne, chiamate al lavoro straordinario il 6-9 di agosto sull’Altipiano [di Asiago], a Bocchetta Paù, sbocco naturale dei cimiteri militari che escono dal Barenthal, la silenziosa Valle dell’Orso amata da Mario Rigoni Stern), il destino vuole che la potenza del collettivo di scrittori più innominato-illuminato della penisola incontri l’inquieto respiro dell’artista-alpinista controllato dalle Questure d’Italia [-: ultimo check up :-] in prossimità della sua imminente azione – The Burning Cemetery – attesa tra le buffer zones delle basi militari di Vicenza e il bordo del citato Altipiano. La forza lavoro questa volta è internazionale (Pax Christi’s International Youth). Non si sa ancora nulla su procedure e apparizioni, salvo che sarà la giusta controcelebrazione alla farsa inaugurale del 2-4 luglio a Vicenza e l’atto definitivo di The Wandering Cemetery e del suo frutto più imponderabile: VICENZA OUT OF UNESCO.
Cogliamo l’occasione per tenere a galla fuori dai larghi circuiti della comunicazione mainstream – manovrata e insabbiata velocemente – il fatto che il Colonnello Buckingham, comandante supremo delle nuova Base (!) :-[ il Number One della Base militare più grande d’Europa, sentinella dell’Occidente salvifico ]-: è stato arrestato ubriaco e sospeso dal comando, subito dopo l’inaugurazione ufficiale, addì 5 luglio del presente mese, anno 2013 :-[ fonti mainstream >> Corriere e GdV ]-:
Per parlare “tranquillamente”, lontanti da occhi indiscreti, WM1 e Peruffo hanno deciso di partire uno dei prossimi giorni per il Vajo Scuro, orrido di roccia, guglie, canali e verticalissime pareti, sentiero alpinistico tra i più belli e selvaggi delle Piccole Dolomiti, passaggio iniziatico per tutti gli alpinisti vicentini e un tempo parziale ramo delle vie di passo che proteggevano da gambe indiscrete uomini che non volevano farsi prendere. Nei pressi della parte mediana del vajo inizia l’antico e quasi sepolto Sentiero dei Contrabbandieri.
Di sicuro, la sera del 31 LUGLIO, in Piazza Marconi ad ARZIGNANO – ore 21.15, ospiti della locale Sezione del CAI – si parlerà di POINT LENANA, ultimo lavoro di WM1 in stretta simbiosi con Roberto Santachiara – l’agente letterario di WM1 e grande esperto di montagna; un libro che Alberto – nella sua veste di cultore di libri e di alpinismo – ha letto passo passo per presentarlo con passione al pubblico vicentino. Indubbiamente un libro importante per impegno civile, ricerca storica e qualità letterarie.
Nelll’ultima epigrafe di apertura del libro gli autori riportano:
Cosa sa di alpinismo chi sa solo di alpinismo?
Scriveva C.L.R. James.
Mmm. Vero.
Cosa sa di letteratura chi sa solo di letteratura?
Rispondiamo noi con Bruno Brunelt, il mitico capospedizione nato dal lavoro di un collettivo storico (di tre persone vissute in epoche storiche differenti), una specie di Wu Ming tamdiu – di là da venire… Prossimo alla meta…
Nell’incontro di Arzignano si parlerà perciò non solo di alpinismo e di letteratura.
Ma soprattutto di azione militante e cultura.
E di nuove avventure.
Sia fisiche sia letterarie.
Amici della CCC, vi aspettiamo.
//
Restando negli ambiti ristretti sopra citati:

WU MING 1 è ferrarese, vive a Bologna ed è membro del collettivo di scrittori che col nome «Luther Blissett» firmò il romanzo Q e nel 2000 si ribattezzò «Wu Ming». Con tutta la banda ha scritto 54, Manituana, Altai e Anatra all’arancia meccanica. Come solista, è autore del romanzo New Thing (2004). Nel 2013 ha pubblicato Point Lenana, scritto con Roberto Santachiara. Tutti i titoli citati sono editi da Einaudi Stile Libero. Il blog di Wu Ming si chiama «Giap» e si trova qui.
ROBERTO SANTACHIARA ama la montagna e ha alle spalle piú di trent’anni di escursioni e ascensioni in ogni parte del mondo. Dal 1988 lavora come agente letterario. Con Wu Ming 1 ha scritto Point Lenana, edito da Einaudi Stile Libero (2013). Vive in provincia di Pavia, ma se chiedete ai Wu Ming vi diranno: «Nel Wyoming».
ALBERTO PERUFFO grazie alla sua attivittà alpinistica ed editoriale, alla sua libreria di ricerca, è tra i maggiori conoscitori contemporanei delle montagne vicentine. Ha aperto impegnative vie sulle cime simbolo delle Piccole Dolomiti – Monte Cornetto, Baffelàn, Cima Mosca (1 e 2) – e in pareti remote delle Alpi Orientali. Notevole pure la sua attività esplorativa extraeuropea. È stato l’ideatore e il “tessitore” del più antico e duraturo progetto di letteratura di alpinismo comparso in rete, operativo dal 1999 e messo nel luglio 2012 in standby conservativo. Tutto il resto qui.
Bocchetta Paù è talmente lontana dalla Barental che appare inverosimile ritenerla sbocco di qualcosa inerente la seconda. Inoltre la bocchetta è più alta rispetto alla quota della massima depressione dell’ avallamento che domina (Buse di Carriola) quindi stento a riconoscervi uno sbocco naturale.
Riconosco e apprezzo molto la grafia letteraria “Altipiano” e proprio per questo è un orrore associarla a “di Asiago”. La denominazione “di Asiago” è uso invalso solamente dopo la Grande Guerra dai forestieri, quella “dei Sette Comuni” è una denominazione più rispettosa della storia anche se forse non completa.
Ad ogni modo sarà un piacere assistere all’evento!
“Con il cielo e con le selve.” A. Zanzotto
caro Roberto, per chi viaggia come me con gli sci da fondo a piedi o con bici da boschi…, il Barenthal e la Bocchetta sono molto vicini. Anche a piedi in poco più di un’ora ci si porta da una parte all’altra. Con gli sci ci sarò “volato” tra i due punti non so quante volte in questi anni. E’ infatti proprio un volare quando si sale e si scende per quei boschi. Ti dirò di più. Con Mario Rigoni Stern ho condiviso racconti a voce delle nostre attraversate dell’Altipiano con gli sci d’inverno. E il Barenthal era il suo posto preferito. Mario restava stupito della mia conoscenze di “tutte-tutte” le piste. Ma così è. Il Giro delle Malghe con Cima Paù e Cima Fonti per me resta il più bel giro che si possa fare con gli sci da fondo ai piedi. E non solo sull’Altipiano…
Ed è proprio in questi attraversamenti, salendo dai Cimiteri del Boscon o del Barenthal, o scendendo dal Cimitero di Granezza e poi risalendo, che si coglie la potenza simbolica di quello sbocco, di Bocchetta Paù.
Dunque quel “naturale” ha funzione simbolica: è “naturale” che… se tutti i morti degli altipiani dovessero affacciarsi alla pianura, sceglierebbero come punto di confluenza e di esposizione Bocchetta Paù. Non è quindi questione di depressioni o altimetrie. Si sale e si scende quando si cammina su di un altipiano. Anche i morti lo fanno. Simbolicamente.
Anzi. Se tu prendi la mappa inserita nel libro di Claudio Rigon PASSATO PRESENTE – con tutti i 41 cimiteri documentati da C.D. Bonomo e tiri due linee oblique da Bocchettà Paù verso nordest e nordovest, si forma un imbuto, uno scivolo “naturale” dove tutti (o quasi, compreso il più marginale di Cavaletto, lasciando fuori solo quelli di Conco e di Fontanelle, oggi scomparsi!) confluiscono.
Per la grafia Altipiano devo ringraziarti.
Da sempre, da quando ho letto molti anni fa una lettera di Rigoni Stern, scrivo Altipiano e mi trovo in conflitto ad usare “di Asiago”, per non dire “Altopiano”.
Dici bene tu e ne serberò norma e memoria.
“Altipiano” – da solo.
“Altopiano di Asiago” o dei Sette Comuni – insieme, come oramai in uso.
Basta quella via di mezzo che voleva salvare l’antico e il moderno.
Faccio perciò mettere subito due parentesi quadre nel post.
Spero di vederti mercoledì.
Se tutto va bene sarà una gran cosa.
Anche grazie a contributi critici e attenti come il tuo.
ciao
a_
Riceviamo da Alfonso Sabin a proposito di Buckingham
Caro Alberto,
il giorno nove scorso ho inviato la seguente lettera al GDV che non mi
è stata pubblicata, Alfonso
Signor Comandante David Buckingham,
i fatti del quattro luglio scorso mi suggeriscono che Lei è sottoposto a
una pressione molto forte e penso che possa approfittare di questo
periodo, durante il quale rimarrà a riposo e privo di comando, per
ripensare la sua vita, la sua situazione e le attività svolte finora.
Le cose che vorrei dirLe sono molte ma lo spazio che il Giornale di
Vicenza mi mette a disposizione è poco e così ho pensato di segnalarLe
alcuni libri, pubblicati di recente, e che contengono molte notizie che
potrebbero esserLe utili: di John Perkins, “Confessions of Economic Hit
Man” (Confessioni di un sicario dell’economia), Beat Ed.; di Jonathan
Holt, “The Abomination” (Sconsacrato), Head of Zeus Ltd; di Ferdinando
Imposimato, “La Repubblica delle stragi impunite” Newton Compton; di
Stefania Limiti, “Doppio livello, come si organizza la destabilizzazione
in Italia”, Chiarelettere. Buona lettura! Alfonso Sabin