Dal profilo FB di Alberto Peruffo. Articolo del GdV del 23 marzo 2017 più riflessione dal titolo: PRESSIONE E CONTENUTI | QUANDO LA CULTURA FA PAURA | U4V.
La pressione fisica (la nostra presenza a tutti gli incontri HIA per discutere ogni singolo passaggio), i contenuti e gli argomenti, hanno dato i loro risultati. Sia presso una Commissione commissionata dal Comune che inizialmente e intenzionalmente aveva chiuso gli occhi su certi impatti da noi poi fatti pesare – fisicamente! ripeto – in tutta la loro forza ed evidenza, sia presso un Giornale di Vicenza che finalmente – Nicola Negrin – dice le cose come sono. Domandiamoci il perché. Ora ci aspetta l’appuntamento con gli Ispettori, mercoledì prossimo. Se qualcuno vuole leggere un passaggio su cosa indicavo all’Ufficio ministeriale Unesco di Roma sulle Buffer Zones, nel 2013, per poi smascherare il finto impegno del Comune di Vicenza sul tema Unesco, oggi comprovato a chiare lettere dall’HIA di cui parla l’articolo, si legga QUANDO LA CULTURA FA PAURA >> https://goo.gl/jR3nXn
A seguito di questo intervento e del Brogliaccio Unesco, inviati a Parigi, intervenne il Direttore Unesco in persona, come scoprimmo da carte tenute insabbiate dal Comune per molti anni, richieste da noi dopo il 14 giugno 2016. Vedi Cronistoria 21 marzo 2013, con lettera di Kishore Rao in persona, Direttore del WHC, inviata all’autorità italiane di tutti i livelli per chiedere spiegazioni su questi fatti gravissimi e negligenze >> https://unesco4vicenza.org/cronistoria-u4v/
Se oggi siamo arrivati a questo è perché abbiamo lavorato con grande ricerca-serietà-fatica sui contenuti senza mai sottrarci dalla nostra pressione fisica fatta nel posto giusto, al momento giusto. A volte anche creativamente. Dai palazzi di Parigi alle sale meno frequentate di Vicenza. Dove le assenze contano quanto le presenze.
p.c. Jacopo Bulgarini d’Elci.