Dopo la grande esperienza del movimento-no-pfas con tre anni di scuola “alternativa” presso gli Istituti del Veneto, con la partecipazione di quasi 6000 persone tra studenti e genitori, 20 scuole di tre province, dopo i relativi risultati messi in opera dal Gruppo Educativo Culturale Scuola Zero Pfas con progetti davvero notevoli, di caratura internazionale, interdisciplinare e intersezionale, come le traduzioni “partecipate” del film THE DEVIL WE KNOW o il recente fascicolo WHAT MATTERS dell’Agenzia Ambientale Tedesca UBA, dopo le traduzioni esclusive di articoli di SCIENCE o di altri importanti istituzioni scientifiche, dopo le varie forme di attivismo e cittadinanza attiva, Il Comitato di Redazione di PFAS.land insieme con il Caracol Olol Jackson ha deciso di provare a mettere a disposizione forze, metodi, discussioni ed esperienze a tutti coloro che vogliono avvicinarsi all’impegno civile, alla prima politica, alla cittadinanza attiva, tutte forme di democrazia diretta, dal basso, dai territori.
Il 10 giugno comincia un nuovo percorso di autoformazione dal basso, rivolto soprattutto alle forze giovani, in forma creativa e assembleare, con la testimonianza di voci importanti che arrivano da varie esperienze. La loro voce darà l’incipit a una riflessione/discussione corale che porteremo avanti di volta in volta, incontro dopo incontro. Stiamo pensando anche ad una forma geografico-territoriale del laboratorio, con uscite in ambiente e partecipazioni ad attraversamenti dei territori che studiamo, curiamo, valorizziamo, difendiamo. Questo è Il nostro modo di riportare al centro dell’azione la politica, nel suo senso più forte. La prima politica, quello che ogni cittadino attivo può fare. Il potere che ognuno di noi ha dentro di sé e può donare agli altri.
«Creare cittadinanze attive che possano portare ad un reale cambiamento in favore di una società autenticamente ecologica e democratica, antiautoritaria e antigerarchica», questo è il nostro scopo, quello che ci siamo dati nelle nostre riunioni e che da anni applichiamo nei nostri progetti educativi.
A coordinare il Laboratorio il Comitato di Redazione di PFAS.land – informazione ed azione conto i crimini ambientali insieme con il Gruppo Cultura del Caracol Olol Jackson.

Il 10 giugno, con i limiti delle contingenze dell’inizio in quest’epoca post restrizioni Covid, cominciamo. Più avanti altri dettagli. Per informazioni e iscrizioni entrate nella pagina evento o contattate il numero e la mail indicate in calce o nella locandina sopra >> https://www.facebook.com/events/232063642016623/
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Primo incontro
L’impatto dell’umano sul pianeta:
dall’Olocene all’antropocene al Capitalocene
Con questo primo incontro il Caracol Olol Jackson assieme a PFAS.land intende iniziare un percorso di riflessione e discussione sulla crisi climatica ambientale e pandemica che ha investito il pianeta di cui la vita intera è stata aggredita e messa a repentaglio. Cercheremo di concentrarci su alcuni aspetti che hanno l’essere umano e le sue attività come il responsabile principale di tale crisi. Al punto da avere determinato l’avvento per il pianeta di una nuova era geologica, l’Antropocene appunto. Il laboratorio vuole essere allo stesso tempo di formazione ma anche di confronto e discussione consapevole che i temi affrontati sono cruciali se non decisivi per il nostro futuro come specie e del Pianeta come habitat.
Ne parliamo con:
– Alice Dal Gobbo, Ricercatrice dell’Università di Trento
– Dario Zampieri, Geologo dell’Università di Padova
Prenotazione gratuita obbligatoria a eventi@caracalol.it – cell 3408796587
L’evento si svolgerà nel rispetto delle normative anti-covid.
«LABORATORIO POLITICO DI ECOLOGIA»
teorie e pratiche per la rivoluzione ecologica e la giustizia climatica
c/o
Caracol Olol Jackson | VICENZA
alcuni giovedì di ogni mese
[programma aperto, pensato insieme e calendarizzato di volta in volta]
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Tra gli ideatori e responsabili Alberto Peruffo, Enrico Marchesini, Flavio Foralosso, ma soprattutto le agguerrite donne di PFAS.land, tra cui Donata Albiero, Marzia Albiero, Stefania Romio. Alberto sottolinea: «Siamo pronti ad iniziare un nuovo percorso, di ecologia e politica, a partire dai territori e dalla formazione culturale autogestita, creativa, in forma assembleare, con testimonianze importanti che giungeranno da ogni dove. I primi nostri testimoni saranno Alice Dal Gobbo e Dario Zampieri. Vi aspettiamo e sono particolarmente fiducioso e felice di iniziare questo percorso nel centenario della nascita di Murray Bookchin, il pensatore che più di ogni altro già dagli anni 70 intuì la potenza del pensiero sociale ed ecologico – insieme! – mettendo al primo posto questioni sociali come il femminismo, il colonialismo, il razzismo, lo specismo, lo sfruttamento del lavoro – dell’uomo sull’uomo, dell’uomo sulla donna – per poter risolvere le crisi sistemiche, ecologiche, del nostro tempo. E di farlo dopo aver partecipato ai corsi del suo Institute for Social Ecology del Vermont, tenuti da Chaia Heller. Una donna. Un omaggio alla sua memoria».
Ottimo progetto